Nicolae è molto strano. “Che fai?”, dico. “Punisco…”, fa. Lo pensa anche Lev: “Quello è matto!”, dice. Che ridere: “Qui siamo tutti matti!”, gli faccio. Lo vedi accovacciato nel giardino, Nicolae, tutto preso. “Le avevo avvertite”, aggiunge e guarda per terra dove ci sono le formiche grosse. “La settimana scorsa”, fa senza guardarmi, “A dieci di loro ho schiacciato il pallino centrale”. Gli dico: “Che pallino?”, mi fa: “Uno, due e tre…”, contando i pallini neri che formano il corpo della formica. Poi dice: “Il primo pallino è la testa…”, lo indica, “se lo schiacci muoiono quasi subito. Si picchiano un po’ in quel punto con le zampe come indemoniate e poi smettono. Con l’ultimo gli prendono le convulsioni e cominciano ad agitare tutte le zampe. Guarda: Così…”, e muove a scatti i gomiti per aria. “Bleah!”, faccio, e lui si mette a ridere. Poi dice: “Se schiacci quello centrale gli altri due pallini iniziano a tremare. Penso sia una specie di stomaco, ma non credo sia vitale. R
Fare poesia è scavare. Fino a quando non trovi la tua acqua personale. Fino a quando le mani non ti sanguinano. Fare poesia è usare quell'acqua e quel sangue come fossero creta. E modellare parole. Fare poesia è fermare gli istanti. Renderli eterni abbastanza da comporli in un mosaico perfetto. Colorarli poi di rosso coi sorrisi o nero con la rabbia. Fare poesia è non temere le proprie lacrime. Diventarne amico e lasciarle splendere sui palmi. Fare poesia è tenere in equilibrio su un dito tutte le sofferenze di una vita. È bagnarsi del proprio inchiostro, è chiudere gli occhi e riaprirli e morire e nascere ogni volta. Fare poesia è sporcarsi di mondo. E poi lavarsi di musica. Fare poesia è celebrare tutti i brividi che ti attraversano il corpo. Quelli dolorosi. Quelli piacevoli. Quelli eccitanti. Tutti. Fare poesia è guardare la propria anima con un microscopio fatto di petali di camelia. E poi trascriverla, quell'anima, con tutto quello che c'è dentro. E non c'è modo
Saprei.. Che cerchi baceranno cerchi. Vestiti in rosa, nelle Tue valvole scrutando Me. Diventero' il tuo specchio. A cui non puoi sottrarti. Affina pure le tue armi/lingua. Ti supero in sensualita' e divengo Donna. Sarà un baratto. Fessura per fessura... Il tuo Segreto per il Mio.
Commenti